Autori: Fabiana Castiglione, Giuseppe Feliciangeli, Andrea Geccherle, Gianmichele Meucci , Giovanni Russo, Sergio Di Matteo, Marta Vinci, Giorgio L. Colombo
Introduzione
I pazienti affetti da colite ulcerosa riportano che la complessita del regime di trattamento, la quantita e la frequenza delle somministrazioni della terapia sono elementi chiave nell’influenzare la non aderenza alla terapia.
Obiettivi e metodi
L’obiettivo del presente lavoro e stato quello di valutare la percezione dei pazienti affetti da colite ulcerosa rispetto all’aderenza alle terapie. Per tale ragione e stato costruito un questionario che e stato distribuito dai clinici di alcuni ospedali Italiani ai pazienti con colite ulcerosa (in particolare sono state coinvolte le seguenti regioni: Lombardia, Liguria, Piemonte, Marche e Campania).
Risultati
L’indagine ha permesso di arruolare complessivamente 1064 pazienti; l’eta media dei pazienti intervistati e 48 anni, con un range compreso tra 5 e 90 anni; il 46% del campione e femminile, il 54% e costituito da maschi. Piu del 50% dei pazienti intervistati presenta una durata di malattia (dal momento della diagnosi) inferiore a 10 anni e circa il 35% una durata inferiore a 5 anni (durata mediana 8 anni). Vi e una prevalenza dei casi di colite sinistra (51%). Circa il 34% riporta pancolite e il 14% proctite. Un’elevata percentuale degli intervistati (73%) ha negato di avere problemi di aderenza; la percezione dell’adeguata assunzione della terapia e pressoché totale, perché solo il 19%
ammette di non essere aderente. Pazienti che vivono da soli e dimenticano di assumere la terapia hanno una percentuale leggermente piu elevata rispetto ai coniugati/conviventi, per i quali la figura del compagno/a si puo verosimilmente associare a quella del caregiver che funge da therapy reminder (il 29% dei single dimentica di assumere la terapia una volta alla settimana ed il 13% due o piu alla settimana, contro il 26% e il 9% dei coniugati/conviventi). La ragione principale di non aderenza alla terapia, indipendentemente dalla formulazione prescritta, rimane la dimenticanza (48%), seguita dal fatto di sentirsi bene (20%). A tal riguardo vi e una differenza significativa a seconda che la malattia sia in fase attiva (47%) o in fase di remissione (67%).
Conclusioni
Nel presente lavoro emerge un’elevata aderenza da parte dei pazienti, dato discordante dalla letteratura. Per quanto riguarda le motivazioni della non aderenza nella bassa percentuale del nostro lavoro, questo risultato appare invece in linea con quanto riportato in letteratura. La conseguenza diretta di una mancata o non ottimale aderenza alla terapia comporta oltre all’aumento del rischio di recidiva di malattia, dal momento che i pazienti spesso interrompono farmaci cronici perché si sentono bene, anche un contestuale aumento dei costi a carico dei pazienti e del sistema sanitario.
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