Impatto sulla spesa sanitaria dell’introduzione di tildrakizumab nel trattamento della psoriasi: un’analisi di budget impact per l’Italia

Autori: G.L. Colombo, S. Di Matteo, C. Martinotti, M.C. Valentino, G.M. Bruno

BACKGROUND

I benefici clinici connessi all’impiego degli inibitori delle interleuchine (IL) nel trattamento della psoriasi sono ormai noti, risultando opzioni terapeutiche sicure ed efficaci. In particolare, e emerso recentemente il ruolo degli inibitori selettivi dell’IL-23. Tra questi tildrakizumab si distingue per lo schema posologico semplificato, il ridotto numero di iniezioni e il favorevole profilo di tollerabilita, elementi che consentono una prolungata persistenza al trattamento e, attualmente, e l’unico a possedere dati di efficacia e sicurezza nel lungo periodo. Al fine di stimare le conseguenze finanziarie dovute all’impiego di tildrakizumab e stata sviluppata un’analisi di budget impact secondo la prospettiva del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano, considerando il solo impatto della terapia sulla spesa farmaceutica.

MATERIALI E METODI

Con l’obiettivo di stimare le conseguenze finanziarie dovute all’impiego di tildrakizumab in terapia e stata condotta un’analisi di impatto sul budget con l’ausilio di un supporto analitico sviluppato in MS Excel®. La prospettiva adottata e stata quella del sistema sanitario nazionale (SSN), considerando un orizzonte temporale di analisi di 3 anni. Il modello prevede il confronto dei costi farmaceutici totali nella popolazione target in due differenti scenari di mercato: con e senza disponibilita di tildrakizumab, stimando per quest’ultimo quote crescenti di impiego nel triennio di analisi. Nei due scenari sono stati inclusi gli anticorpi monoclonali appartenenti alla classe degli inibitori delle interleuchine attualmente impiegati per la psoriasi a placche da moderata a grave in pazienti adulti con indicazione al trattamento: guselkumab, risankizumab tildrakizumab, ustekinumab, brodalumab, ixekizumab e secukinumab. Le quote di mercato del mix di farmaci nei due scenari sono state assunte sulla base di dati di mercato. Dal riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) di ciascun farmaco sono state tratte le informazioni relative ai dosaggi disponibili e alla posologia prevista per ogni trattamento. Infine, con l’obiettivo di testare la robustezza dei risultati, e stata effettuata un’analisi di sensibilita univariata.

RISULTATI

I risultati dell’analisi di impatto sul budget evidenziano il vantaggio economico ottenibile dall’impiego di tildrakizumab, con un risparmio al primo, secondo e terzo anno rispettivamente di € 275.275, € 907.585 e € 1.835.391. L’adozione di tildrakizumab risulta, pertanto, in grado di comportare una riduzione della spesa complessiva, consentendo un risparmio cumulativo nei 3 anni di analisi, pari a € 3.036.251. I risultati dell’analisi mostrano come l’inserimento con quote di mercato crescenti di tildrakizumab nel mix di trattamenti biologici per la psoriasi da moderata a severa nel paziente adulto comporti un risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale. La robustezza dei risultati dello studio e stata dimostrata dagli esiti dell’analisi di sensibilita condotta.

CONCLUSIONI

L’analisi di impatto sul budget ha evidenziato come tildrakizumab in virtu del prezzo di acquisto favorevole e, soprattutto, dello schema terapeutico semplificato, sia il farmaco caratterizzato dal minor costo per paziente tra gli inibitori delle interleuchine in commercio per il triennio in studio. Un crescente impiego di tildrakizumab in terapia potrebbe quindi esercitare un impatto positivo sull’ottimizzazione dei consumi delle risorse per il SSN, rappresentando un’opzione terapeutica efficace, sicura ed economicamente vantaggiosa.

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