Analisi di costo-utilità dell’utilizzo di pembrolizumab per il trattamento adiuvante del carcinoma delle cellule renali post nefrectomia nel contesto italiano

Autori: S. Silvola, U. Restelli, D. Croce, Y. Lai, R. Iacovelli

Background

In Italia nel 2023 l’incidenza del tumore al rene è stimata in 12.700 casi, e la sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è pari al 71%. Pembrolizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato anti PD-1 (programmed cell death-1) indicato in monoterapia nel trattamento adiuvante di adulti con carcinoma a cellule renali a maggior rischio di recidiva a seguito di nefrectomia o a seguito di nefrectomia e resezione di lesioni metastatiche. L’obiettivo dell’analisi condotta è stato valutare l’efficienza nell’allocazione delle risorse correlato all’utilizzo di pembrolizumab per l’indicazione riportata rispetto alla sorveglianza di routine nel contesto italiano attraverso un’analisi di costo-utilità.

Materiali e Metodi

L’analisi è stata condotta attraverso l’adattamento al contesto italiano di un modello di Markov con cicli settimanali a quattro stati mutualmente esclusivi: stato libero da malattia, ricorrenza locoregionale, metastasi distanti, morte. Sia i dati di costo, sia i dati di outcome sono stati scontati ad un tasso annuo del 3%. L’efficacia, le probabilità di transizione, la sicurezza e i valori 86 S. Silvola et al. / CLINICO ECONOMICS ITALIAN ARTICLES ON OUTCOMES RESEARCH / VOL 19 / ANNO 2024 / PAG. 85-98 di utilità correlati agli stati di salute nei due scenari (trattamento adiuvante con pembrolizumab o sorveglianza di routine) sono stati derivati sulla base dei risultati del trial clinico Keynote-564 e dall’analisi del database SEER Medicare. I costi sanitari diretti considerati nell’analisi sono relativi al costo del trattamento, alla somministrazione dello stesso, alla gestione degli eventi avversi, alla gestione dei singoli stati di salute e al monitoraggio. I dati di costo sono riportati assumendo il punto di vista del Servizio Sanitario Nazionale e si riferiscono all’anno 2023.

Risultati

L’utilizzo di pembrolizumab in monoterapia come trattamento adiuvante in adulti con carcinoma a cellule renali a maggior rischio di recidiva a seguito di nefrectomia o a seguito di nefrectomia e resezione di lesioni metastatiche rispetto alla sorveglianza di routine è correlato ad un incremento di anni di vita guadagnati pesati per la qualità (Quality Adjusted Life Years – QALYs) pari a + 1,07. Considerando un incremento dei costi pari a 16.216 €, il rapporto di costo-efficacia incrementale risulta pari a 15.171 €/QALY.

L’analisi di sensibilità probabilistica mostra come nel 78,9% delle simulazioni l’utilizzo di pembrolizumab rispetto alla sorveglianza di routine risulti in un valore di costo efficacia incrementale inferiore al valore soglia AIES di 40.000 €/QALY.

Conclusioni

In conclusione, l’utilizzo di pembrolizumab risulta essere costo-efficace rispetto alla sorveglianza di routine come terapia adiuvante nei soggetti adulti con carcinoma a cellule renali a maggior rischio di recidiva a seguito di nefrectomia in Italia. L’investimento in pembrolizumab costituisce quindi un’efficiente allocazione delle risorse per l’indicazione riportata nel contesto italiano.

Keywords

Carcinoma renale, pembrolizumab, analisi di costo-utilità.

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